La statua bronzea di Sant’Oronzo, patrono dei leccesi, trascorrerà i mesi più caldi dell’anno in uno stabilimento balneare situato nella Marina di San Cataldo. Questo è quanto deciso dalla delicata assemblea del club Rotary Frigole Host, conclusasi ieri solo a notte tarda.
Secondo le intenzioni dell’amministrazione e della curia arcivescovile, la statua resterà a San Cataldo sul lungomare Amerigo Vespucci, presso lo storico Lido York, solo per il periodo estivo, per poi fare ritorno alla tradizionale piazza intitolata al Santo nel cuore di Lecce. Ma non sono escluse deroghe a quella che pare una vera e propria rivoluzione per la vita della statua, eseguita a Venezia nel 1739 e che potrebbe beneficiare non poco dalle condizioni climatiche più favorevoli.
Sono state dunque sciolte le riserve sul riposizionamento dell’effigie di Sant’Oronzo, che erano più che altro legate alla solita sinistra salottiera radical chic cittadina, che aveva dichiarato, attraverso il suo portavoce (l’arch. Maurizio Pazzo) che “Se Sant’Oronzo si dovesse spostare sarebbe colpa degli elettori”.
Ma c’è anche – in particolare la comunità dei giocatori di beach volley – chi teme che la statua, alta 29 metri, possa essere d’intralcio ai giochi sulla spiaggia. Oppure chi immagina che la presenza del Santo Patrono dei leccesi possa incutere un certo timore reverenziale nei confronti dei pomicioni sotto l’ombrellone o comunque dei tipi da spiaggia. Per sapere come andrà a finire, non resta che attendere che la colonna di marmo sia sradicata dal suolo di piazza Sant’Oronzo e poi conficcata nella sabbia dell’antico porto di Lecce.