Inclusione sociale e rispetto: all’università di Gallipoli arrivano i bagni per i piccioni

“Questo è un bagno per i piccioni e la carta igienica profuma di scapece”, si legge all’entrata del prestigioso ma pur sempre mazzaro Ateneo della città bella che da secoli forma le più socievoli autorità dellu territoriu. La mole di piccioni che lo frequentano è quanto di più prezioso si possa immaginare, anche a scopo di lucro, ma soprattutto considerando il fatto che la scapece qui è abbondante quanto sacra, molto spesso, lascia una sapore nellu palatu così elevata.

Sulle porte utilizzate da poco sono spariti infatti i simboli che indicano genericamente la comunità di masculu e fimmena che gli intellettuali organici reputano perlopiù antiquati e poco eleganti, e giustamente lu custode, che io stimo personalmente nonostante mi dicono abbia anche sette difetti, ha affisso con una delicatezza non indifferente alle manovalanze di Soleto una grafica apposita.