A Bari usato per la prima volta un qr code

qrcodeAttimi di panico venerdì a Bari, quando un visitatore della terza edizione del Festival dell’Innovazione, sotto gli occhi increduli delle hostess e degli steward, ha deciso di utilizzare un qr code per registrare la sua presenza presso uno degli eventi della kermesse. Il Festival dell’Innovazione ha visto il capoluogo di regione pugliese scenario di una tre giorni dedicata alle novità in materia di tecnologia avanzata e di frittura mista. Tutti gli stand degli espositori, le installazioni, gli infopoint e le location dei workshop, diffusi per il centro della città (tra cui il Palazzo delle Poste, dove è avvenuto il fatto) erano corredati da qr code informativi.
Nel caso degli eventi per cui era prevista una forma di registrazione, era possibile effettuare un check-in attraverso un’app in grado di leggere i famosi codici a barre a matrice.

All’atto di sottoporre a scansione il codice qr attraverso la fotocamera del suo smartphone, l’uomo – V.M., 75 anni, di Modugno, incensurato – ha sùbito cominciato ad essere dileggiato e apostrofato malamente dal resto dei partecipanti all’evento, tra cui alcuni ingegneri informatici abbastanza noti nell’area di Mungivacca. Sono volate parole dure: “Auè, figgh d quattr ciol bastard!”.

Lo stesso inventore dei famosi codici – Quentin Richard Code, 11 anni, originario di Austin, Texas – oggi è sopraggiunto a Bari direttamente dalla Silicon Valley, esaminando il luogo della vicenda e verificando che il codice fosse stato effettivamente vidimato.

“Sono davvero spiacente per quanto è accaduto ieri a Bari” – ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa organizzata al ristorante “Ciccill u gnore” di Corso Alcide De Gasperi – “Si tratta di un clamoroso imprevisto. Posso confermare che il qr code che permetteva il check-in presso il Palazzo delle Poste è stato correttamente letto ed elaborato dallo smartphone dell’utente. Dal momento che, progettando il sistema, non avevo messo in conto che qualcuno avrebbe realmente mai usato un qr code, le reazioni della folla erano assolutamente imprevedibili, anche per me. I qr code sono un espediente che ho elaborato per permettere agli organizzatori di eventi di sentirsi al passo coi tempi e di attaccare bottone con le hostess, spiegandone loro il funzionamento”.

Secondo la ricostruzione della polizia postale, l’utente del Festival dell’Innovazione si è introdotto senza dare nell’occhio nello storico Palazzo delle Poste in piazza Cesare Battisti, e solo dopo aver ripassato mentalmente la complessa procedura per autenticarsi e registrarsi tramite il qr code, seguendo le istruzioni che aveva letto sul sito web della manifestazione, ha accennato a entrare nella sala dove, di lì a poco, sarebbe iniziato un incontro dedicato al rapporto fra i robot e l’universo femminista.

Fino a ieri non si aveva notizia di effettivi utilizzi di questa tecnologia se non nel corso di alcune sperimentazioni effettuate in aree sotto la stretta sorveglianza di tecnici autorizzati o della signora Code, madre dell’inventore.