Piazza Mazzini: il divieto di balneazione divide i leccesi e c’è chi se ndiae de capu

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Una mossa che ha lasciato castimare abbuecchiu molti bagnanti increduli. Le autorità locali hanno emesso un divieto di balneazione nella madre delle fontane della città, citando l’umidità come una salvaguardia per la sicurezza pubblica. Una decisione che ha lasciato molti leccesi e turisti con il dubbio di poter prendere una fresca e rilassante nuotata nel centro cittadino.

La scorsa settimana, mentre la città si preparava ad affrontare le ondate di calore estive, il primo cittadino ha convocato una conferenza stampa per annunciare la decisione dove un passante ha dichiarato ai microfoni della stampa: “Abbiamo esaminato attentamente la situazione e abbiamo scoperto che l’umidità delle nostre fontane può essere incredibilmente umida”.

La decisione ha scatenato una serie di reazioni molte delle quali vittima di alcune azioni. Molti si sono chiesti se l’umidità delle fontane fosse stata testata contro gli standard internazionali di balneabilità o se l’ultimo aggiornamento dell’Organizzazione Mondiale della Sanità includesse un capitolo sul “rischio di bagnarsi i piedi mentre si ammira un monumento”. Inoltre, si sono sollevati dubbi sul fatto che l’umidità delle fontane potesse rappresentare una minaccia maggiore dell’umidità nell’aria stessa, presente in quantità copiose durante l’estate.

Nonostante le obiezioni e le risate generalizzate, le autorità locali hanno mantenuto la loro posizione, aumentando il divieto anche nelle ore notturne. Alcuni critici hanno suggerito che questa fosse solo una scusa per risparmiare sull’acqua, mentre altri si sono chiesti se i cittadini dovessero ora indossare tute di protezione per passeggiare lungo il corso principale, per evitare l’umidità delle fontane che potrebbe gocciolare sulla strada.

La decisione ha anche portato ad alcuni atteggiamenti creativi da parte dei leccesi. Alcuni artisti di strada hanno iniziato a proporre performance comiche di “nuoto simulato” nelle fontane, indossando costumi da bagno e mimando le azioni di nuotatori esperti, dando così vita a uno spettacolo comico per i passanti.

Intanto, molti turisti, attratti dalla fama delle bellezze barocche della città, hanno espresso delusione per l’impossibilità di rinfrescarsi nelle fontane leccesi. “Abbiamo programmato il nostro viaggio qui proprio per fare una nuotata in una fontana”, ha lamentato un visitatore. “Spero che l’umidità delle fontane non si diffonda ora anche alle spiagge circostanti, altrimenti cosa faremo? Faremo un picnic sulla sabbia umida?”

Mentre la polemica continua, gli abitanti di Lecce si trovano ad affrontare l’estate senza la possibilità di tuffarsi nelle fontane del centro storico. Resta da vedere se le autorità rivedranno questa decisione controversa o se i leccesi dovranno accettare di trascorrere l’estate con le gambe bagnate solo in spiaggia.