Nuovi indizi rivelano: Lecce fu fondata da una colonia di Mendulari

Pacichelli
Si tratta di un’antica torre ancora ben conservata, una incrocio a spirale, sette marciapiedi ben conservati e un quartiere nativo. Fu cronista fedele Montegrappa di Gallipoli quando nel 850 a.C. descrisse le bellezze dell’antica Lecce. Ne aveva parlato anche Gesù nel suo vangelo, ma mai prima d’ora se n’era trovata traccia: e invece, sul fondo del Castello Carlo V, la mappa dorme da oltre 2000 anni, insieme a polvere e detriti di catrame spenta. “I resti della città perduta sono a sei chilometri dall’ipogeo naturale – afferma soddisfatto il figlio dell’archeologo – Case e incroci ben conservati, sepolti da Madre Natura, per malafede o forse per errore!”.