Bono degli U2 ammette: Da vagnone mi chiamavano Fiaccu

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Era all’incirca alla metà degli anni 70. Santa Rosa era ancora Arancione e non si perceprivano ancora quegli odori di ricotta scanta che tutt’oggi respiriamo fuori dalle piste ciclabili ancora bagnate dall’umidità contingente. Lì Bono era al pari dei suoi coetanei un vagnone quasi massiccio della gioventù leccese che poi sarebbe diventato rande; un ricordo che tuttora lo riempie d’affetto e che nonostante non sia presente, giustamente, in nessuna delle sue canzoni viene custodito gelosamente in un marsupio che lo stesso cantante definisce verde fosforescente.