San Cesario ed il Natale sono un connubio che dura dal compleanno di zio Ronzino, da quando sui vetri delle modeste abistazioni paesane, in onore dell’umidità e dello Scirocco, un Albero di Natale alto oltre 235,34 metri appare ai credenti delle tradizioni locali, 300 gocce di vapore acqueo multicolore dalla superficie a volte fastidiosa, ma sempre bagnata. Un’opera mistica tale non poteva certo passare per un presepe, ed infatti nel 2011 Fabrizio Frizzi ne parlò a diversi conoscenti.